giovedì 14 gennaio 2010

Trastevere e risotto alle rape bianche

Cara Irene,
poche righe. Solo per tenerti aggiornata e dispiacermi insieme a te delle vittime, tante, del terremoto ad Haiti.
Oggi ho portato la piccola Caterina a Trastevere, a fare una passeggiata e a vedere la libreria Bibli. Però non è stata un'idea geniale, adesso è ancora più raffreddata, faceva un freddo!
Adesso cuciniamo un risotto alle rape bianche che abbiamo trovato nella fantastica cassetta BIO, e aspettiamo che la febbre arrivi anche a Nick mano lesta.

Tu?

Cara Simo,
io, io mi perdo, lo sai. Però nello smarrimento ho scovato una mail che spedii tempo fa dove allegavo una meravigliosa poesia di Montale, consigliatami una sera di belle chiacchiere dal mio amico Marco, che ha sempre il riferimento puntuale per ogni attimo. Eccola,

A questo punto, dal ''Diario del '71 e '72''

A questo punto smetti
dice l'ombra.
T'ho accompagnato in guerra e in pace e anche
nell'intermedio,
sono stata per te l'esaltazione e il tedio,
t'ho insufflato virtù che non possiedi,
vizi che non avevi. Se ora mi stacco
da te non avrai pena, sarai lieve
più delle foglie, mobile come il vento.
Devo alzare la maschera, io sono il tuo pensiero,
sono il tuo in-necessario, l'inutile tua scorza.
A questo punto smetti, strappati dal mio fiato
e cammina nel cielo come un razzo.
C'è ancora un lume all'orizzonte
e chi lo vede non è un pazzo, è solo
un uomo e tu intendevi non esserlo
per amore di un'ombra. T'ho ingannato
ma ora ti dico a questo punto smetti.
Il tuo peggio e il tuo meglio non t'appartengono
e per quello che avrai puoi fare a meno
di un'ombra. A questo punto
guarda con i tuoi occhi e anche senz'occhi.



Notevole, no?
Ti bacio
Ir

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