giovedì 7 gennaio 2010

Ritorni a scuola e ritornelli

Cara Irene,
più si cerca di scansarlo e più esiste. Oggi su Repubblica un articolo molto interessante sui "bachi dell'orecchio" o earworms, in tedesco ohrwurm, una parola che rende bene l'idea di quelle melodie capaci di attaccarsi al nostro cervello anche e soprattutto quando non lo vogliamo (volare oh oh, cantare oh oh, vamos a la playa oh,oh,oh,oh)).
Uno studio pubblicato sul British Journal of Psycology svela il mistero per liberarsene: i tentativi di cancellarli fanno raggiungere l'effetto contrario. Meglio distrarsi!
Oggi comunque sono iniziate le scuole dopo le vacanze, la Scuola con la s maiuscola per Caterina, ed una scuola con la s minuscola per Niccolò. Minuscola perchè non ci siamo proprio, non mi piace e fino a giugno prossimo purtroppo dovrà essere così.
Per non pensarci però mi sono iscritta ad uno di questi gruppi (www.zolle.it) che ricevono cassette di spesa biologica a casa, io riceverò la Zolla tutti i martedi, ricordatelo eh!
Salutami le piccole e non cantare la Macarena!



Simo mia cara,
la macarena? Matta. E invece le canzonette che mi rimangono nell'orecchio io le adoro, perché sono sempre canzoni o filastrocche che riguardano le mie bimbe stelline, sono parole che cantano loro e quindi, come tutto quel che le riguarda, mi strappa sempre un mezzo sorriso ebete innamorato, che secondo me dona.
Qui continua a nevicare e io continuo a scivolare sul ghiaccio. Io, le bimbe, il cane, si prende tutti certe culate... Oggi sono rientrata a lavoro, come i tuoi a scuola ed è stato un giorno molto affettuoso con il mio vicino Frank, che è arrivato qui dall'Africa tanti anni fa e mi raccontava con la voce dolce di come sua moglie cucini la carne e di quanto si sentano soli ora che i figli sono usciti di casa. Mi parlava e guardava davanti a sé, tanto che mentre lui parlando vedeva i colori di casa sua a me faceva vedere la camera vuota della figlia, le finestre chiuse, l'ordine intatto di chi non vive più lì e vedevo anche la moglie che resiste solo qualche giorno senza carne e poi la ricompra, come lui fa con le sigarette e li vedevo che si sorridevano, la sera, mangiando insieme.
Ah, domani l'Adavale andrà alla sua prima festa vera! E ha solo sei anni! Pensa che cosa commovente, una festa di carnevale dove si travestono e ballano con tanto di pernottamento serale tra amiche sul lettone! E lei ovviamente me lo racconta con una gioia che le si illumina il viso e non vede l'ora e mi dice tutto quello che si immagina accadrà, e io per questo mi commuovo. Le ho detto che domani le prendo lo spumante per bambini, perché quando ci si presenta ad una festa si porta del buon vino, no?
E per acquietare la sorella non invitata le ho promesso di ripetere anche noi una festa di carnevale la prossima settimana, o quella dopo va'...
Vado a letto,
mi manchi
Ir

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